Il proptech rivoluziona il settore immobiliare
Avete mai sentito parlare di proptech? Sapete di cosa si tratta e cosa lo contraddistingue? In che modo sta trasformando il campo del real estate dopo che la rivoluzione digitale ha già cambiato il settore finanziario (fintech) e assicurativo (insurtech)? Ve lo spieghiamo subito!
Con proptech, termine che deriva dall’unione delle parole inglesi “property” e “technology” ci si riferisce al processo di digital transformation del settore immobiliare e ai nuovi modelli di business che stanno modificando radicalmente il mercato degli immobili. Strumenti digitali, piattaforme online, applicativi, intelligenza artificiale, machine learning e big data offrono infatti la possibilità di avere a disposizione prodotti innovativi e nuovi modelli d’affari che consentono a chi lavora nel campo immobiliare di garantire servizi di alto livello, sempre più spesso tagliati su misura e personalizzati per ogni singolo cliente.
Gli ambiti in cui il proptech “agisce” sono molteplici: dalla gestione e dal controllo degli asset immobiliari con l’ausilio di piattaforme e sistemi high-tech (smart real estate), alla fruizione degli immobili tramite condivisione di residenze e spazi di lavoro (sharing economy), passando per la fase delle transazioni e delle operazioni di compravendita comprensive di informazioni e servizi finanziari e assicurativi a supporto (real estate fintech). In questa categoria includiamo anche gli investimenti immobiliari, i finanziamenti, i mutui, il crowdfunding e il brokeraggio, oltre all’analisi e alla gestione dei portafogli immobiliari. Infine, il proptech sta diventando sempre più fondamentale anche per le realtà che offrono servizi di consulenza nel settore immobiliare e si occupano di marketing e analisi di mercato settoriali e territoriali (professional services).
Quali sono, però, i reali vantaggi del proptech? Ce lo spiega Stefano Ferraguti, CEO & Fouder di Housy Milano.
“L’immobiliare, in particolar modo nel nostro Paese, veniva considerato fino a poco tempo fa il settore “analogico” per eccellenza e, per tradizione, poco incline ai cambiamenti. La verità è che, già da alcuni anni, l’evoluzione tecnologica del real estate italiano è in costante crescita, principalmente nel Nord Italia e soprattutto nella città di Milano, dove dal 2018 a oggi sono nate diverse società che si occupano di proptech e start-up ad alto contenuto high-tech” - racconta Ferraguti.
“Obiettivo principale del proptech è proprio quello di ottimizzare e modernizzare, con il supporto della tecnologia, le tradizionali strutture e realtà del settore per rispondere con maggiore efficienza, funzionalità e dinamicità ai bisogni dei clienti e migliorare l’esperienza dell’utente finale. Il proptech, ad esempio, può facilitare la valutazione immobiliare e semplificare la vendita degli immobili, così come rendere più agevoli la ricerca e l’acquisto o l’affitto di unità abitative e spazi lavorativi. Come? Grazie all’utilizzo di piattaforme e soluzioni digitali che sfruttano la realtà aumentata o virtuale e l’automazione dei processi, consentendo di risparmiare tempo, fatica e denaro sia a chi acquista sia a chi vende o affitta” - continua il fondatore di Housy Milano.
E in Housy?
“Siamo particolarmente improntati all’ottimizzazione ‘smart & digital’ dei processi. Ecco, quindi, che abbiamo introdotto diversi strumenti innovativi per la ricerca, l’analisi e la valutazione degli immobili. Si tratta di supporti tecnologici fondamentali, utili per velocizzare la nostra attività e il nostro lavoro, con il fine di garantire ai clienti riscontri analitici, precisi e tempestivi” - spiega sempre Ferraguti.
Oggi nel real estate stiamo sempre più assistendo allo sviluppo di nuovi strumenti che puntano a rendere maggiormente produttivo questo settore e ne aumentano il volume di affari, anche attraverso un monitoraggio costante dell’andamento del mercato e del rendimento dei singoli immobili: la raccolta quotidiana di migliaia di dati in tutto il territorio italiano, provenienti da centinaia di fonti, e la loro analisi automatizzata in tempo reale forniscono indicazioni precise sui valori dei diversi asset e sul loro rendimento, oltre a consentire previsioni sull’evoluzione del mercato nel breve e medio futuro.
“Ma non è tutto: il proptech offre un aiuto concreto anche nella gestione quotidiana e nella manutenzione delle proprietà attraverso la domotica. Esistono infatti diverse piattaforme e applicativi che permettono il controllo a distanza, ad esempio, del riscaldamento/raffrescamento e dell’illuminazione. Si tratta di strumenti utili non solo a garantire un maggiore comfort agli abitanti, ma anche a risparmiare energia e denaro, oltre ad avere un buon impatto sull’ambiente in termini di sostenibilità” - termina Ferraguti.