Scopriamo le dieci vie più iconiche di Milano
Se Roma è particolarmente nota per le sue piazze, Milano lo è sicuramente per le sue vie. Partiamo insieme per un veloce tour alla scoperta di quali sono le vie di Milano “più da Milano”, nonché massima espressione di “milanesità”.
VIA MANZONI
Nell’800, prima ancora di essere intitolata al noto romanziere, Via Manzoni veniva considerata come la strada più lussuosa di tutta Europa. Un retaggio che persiste anche oggi. Via Manzoni, infatti, parte dall’elegante Teatro alla Scala, con accanto Palazzo Marino, e arriva fino ai Giardini di Porta Venezia. Su via Manzoni si affacciano il Grand Hotel et de Milan (dove morì Giuseppe Verdi) e il sofisticato Palazzo Armani. Sempre in questa via si trovano anche il Circolo dell’Unione, storico club per gentiluomini, e una delle più belle case museo della città, al cui interno è possibile ammirare le opere di Botticelli, Canaletto, Piero delle Francesca e Raffaello: stiamo parlando del Museo Boldi Pezzoli.
CORSO GARIBALDI
Senza ombra di dubbio, è la via più amata dai “veri” milanesi. Inizia in Corso Como, termina in Via Pontaccio e prima dell’Unita d’Italia il suo nome era “Corso di Porta Comasina” poiché puntava proprio verso la città di Como. Questa via fu poi dedicata a Giuseppe Garibaldi perché si dice che l’eroe nazionale abbia fatta da qui il suo ingresso in città. Corso Garibaldi è tagliato in due da Largo La Foppa, luogo simbolo degli aperitivi milanesi. È, inoltre, la via delle chiese: qui si trovano Santa Maria Incoronata e la Basilica di San Simpliciano fondata da Sant’Ambrogio.
VIA BRERA
Via Brera percorre da nord a sud il quartiere cuore della città. Simbolo principale di questa via è la Pinacoteca, che ospita una delle più note e importanti collezioni italiane di dipinti. Tra i più famosi ricordiamo il Cristo Morto del Mantegna, la Cena in Emmaus del Caravaggio e Il Bacio di Hayez. La via prosegue a nord in Via Solferino, strada in cui si trovano la sede del Corriere della Sera e diversi negozi sfiziosi. A inizio novecento, Via Brera era considerata la via dell’amore, mentre negli anni cinquanta e sessanta divenne il quartiere degli artisti.
CORSO BUENOS AIRES
Inizialmente, Corso Buenos Aires si chiamava “Corso Loreto” e, attorno ad esso, sorgeva un quartiere molto popolare che ancora oggi ne mantiene la fisionomia. Il nome attuale fu dato in occasione dell’Expo del 1906 per promuovere un’immagine internazionale della città. Oggi Corso Buenos Aires è la strada del commercio, con oltre 300 punti vendita e un fatturato complessivo tra i più alti al mondo. Per i più intellettuali ci sono il Teatro Puccini e La Feltrinelli.
VIA MONTENAPOLEONE
È la regina del Quadrilatero della Moda, famosa in tutto il mondo per i negozi di alta moda. Negli anni della “Milano da bere” a lei è stato intitolato un film dei fratelli Vanzina. È anche la via dei personaggi che hanno fatto la storia di Milano: qui abitarono Carlo Porta, Tommaso Grossi e Giuseppe Verdi. Durante le 5 giornate del 1848 la via fu sede del quartier generale degli insorti. Via Montenapoleone è diventata la via del lusso a partire dagli anni cinquanta, grazie alle sue prestigiose boutique. Gli intenditori amano ancora più le attigue Via Sant’Andrea, Via Pietro Verri e soprattutto Via della Spiga. Una curiosità: Montenapoleone è la sola via di Milano che si può percorrere in auto solo dal suo centro in senso unico verso le estremità.
CORSO DI PORTA TICINESE
Dalle Colonne di San Lorenzo, Corso di Porta Ticinese porta fino alla Darsena. È una via “anarchica”, piena di graffiti e di negozi underground in cui si respira un’atmosfera un po’ spagnoleggiante. Corso di Porta Ticinese è una strada molto amata dai più giovani e tra i principali punti di attrazione vanta il Parco delle Basiliche, Piazza Sant’Eustorgio e Piazza XXIV Maggio, da cui si entra nella zona dei Navigli.
CORSO DI PORTA ROMANA
Corso di Porta Romana collega Piazza Missori con Piazzale Medaglie d’Oro. Dove adesso si trova l’arco, in epoca romana (e poi medievale) sorgeva la porta di ingresso nelle mura cittadine. Secondo una leggenda a porta Romana ci abitava il Diavolo. Oggi invece è una via scelta da molti personaggi famosi: nella zona vivono Enrico Ruggeri, Elio, Giusy Ferreri, Francesco Sarcina, Gianna Nannini, Eleonoire Casalegno e Giacomo Poretti del trio Aldo Giovanni e Giacomo.
CORSO VITTORIO EMANUELE
Corso Vittorio Emanuele collega il Duomo con Piazza San Babila ed è una delle strade più antiche di Milano. Nei Promessi Sposi, Manzoni poneva qui il forno delle Grucce preso d’assalto dal popolo in rivolta. Nell’Ottocento la strada prese il nome di “Corso Francesco”, mentre dopo l’Unità d’Italia assunse l’attuale denominazione. È stata la prima via di Milano ad essere pedonalizzata (correvano gli anni ottanta). Fino alla fine del secolo scorso era la via dei cinema, ormai tutti rimpiazzati da negozi di alta moda.
VIA TORINO
È la via dello street fashion, ma è anche la via del cinema dell’Essai e dove i nostalgici rimpiangono la FNAC, sostituita da Trony. Via Torino è da non perdere, oltre che per lo shopping, anche per le tre chiese che si affacciano su questa via: San Giorgio, San Sebastiano San Satiro.
CORSO VENEZIA
In origine si chiamava “Corso di Porta Orientale” e costituisce uno dei quattro lati del Quadrilatero della Moda. I suoi giardini (realizzati dall’architetto Piermarini quando Ferdinando, figlio di Maria Teresa d’Austria, si trasferì a Milano nel 1770 come governatore) furono il primo parco pubblico aperto ai cittadini. In quell’epoca la via assunse una grande rilevanza e vi nacquero palazzi di prestigio per nobili e borghesi che vi si stabilirono da altre zone considerate in declino. È una via da visitare perché, oltre agli omonimi giardini, lungo la via si incontrano il Planetario, il Museo di Storia Naturale, il Palazzo Castiglioni, il Palazzo Serbelloni e il Palazzo Saporiti. È sede anche del Circolo della Stampa, dell’ACI e dell’Unione del Commercio.